Nuova BMW X6 e presentazione del progetto solidale “Proviamo Insieme”
31/01/2020
Attraversata di Stefano e Giulia del Sahara marocchino. A piedi ed in carrozzella lungo i territori desertici di “Taragalte”.
Quando due anime sensibili si incontrano per fondere la loro forza di volontà nell'intento di attraversare con le sole forze fisiche una cocente zona desertica africana è certo che dal caos della vita quotidiana vedremo “nascere due stelle danzanti”.
Quando due anime sensibili si incontrano per fondere la loro forza di volontà nell'intento di attraversare con le sole forze fisiche una cocente zona desertica africana è certo che dal caos della vita quotidiana vedremo “nascere due stelle danzanti”.
La sostanza che le differenzia è anche la stessa che le accomuna: l’amore per la natura, per l’impegno e la fatica. Stefano può camminare così a lungo da sembrare per sempre, Giulia, che non può farlo affatto, affronta con lo stesso sguardo l’orizzonte, che va oltre le cose semplici e facili della vita. Stefano conosce il dolore fisico, Giulia altrettanto. E per questo lo rispettano, pur non temendolo.
Non un viaggio compiuto per vincere una gara o per battere un record, ma per conoscere loro stessi più a fondo, procedendo nella sabbia sotto il sole di giorno o protetti da milioni di stelle di notte, saziandosi di fatica ed emozioni.
All’estremo sud-est del Marocco esiste una zona estremamente arida e inospitale che racchiude catene montuose, 4 deserti di sabbia, due piane desertiche di roccia e sabbia, altopiani rocciosi ed è percorsa dal letto caldo del fiume Draa, bagnato dall'acqua solo poche ore all'anno.
Questo territorio, chiamato dai nomadi “terra delle tribù di M'Hamid”, è un posto magico e dai contorni indefiniti, una specie di “non luogo” per la sua posizione alla fine del mondo e all'inizio del deserto, l'incrocio di poche strade che vanno a perdersi nel nulla per dare inizio al deserto del Sahara, a pochi passi dall’Algeria. L'oasi di M'Hamid el Ghizlane, un avamposto alle porte del grande deserto africano, si trova a due passi dal confine algerino, un tempo importante tappa commerciale sulla rotta delle carovane che attraversavano il Sahara e che erano dirette dal Marocco verso la mitica città di Timbuctù nel Mali.
Il deserto qui è un ambiente rosso ed il terreno è compatto, fatto di pietrisco e sabbia che inizia a cedere il passo a quello di sola sabbia, a qualche chilometro di distanza.
Il piccolo paese cambia aspetto con il variare del vento, avanzando o arretrando a seconda della sabbia trasportata e depositata, mutando così la propria morfologia più volte al giorno per effetto del vento.
Nello scorso mese di Dicembre, Stefano ha trainato una speciale carrozzina, preparata per questa avventura, con a bordo Giulia.
La partenza di questa avventura è avvenuta nell'oasi di Zagora, a sud del Marocco. Stefano e Giulia, inizialmente, hanno percorso insieme tutta la vallata a nord della catena montuosa del Jebel Bani, per raggiungere un passaggio presso l'oasi di Foum Zguid. Da questa località hanno poi attraversato per intero il Jebel Bani, in direzione sud, lungo una pista carovaniera. Dopo alcuni chilometri si sono diretti verso sud-est in direzione dell'oasi di M'Hamid el Gizlane, situata a pochi chilometri
dall'Algeria, dove è terminata questa impresa.
Il percorso che hanno scelto è costituito da circa 400 km di piste carovaniere che si estendono lungo ambienti come l'Hammada, ossia aride distese di sabbia e pietre, un lago prosciugato (Iriki Lake) e due Erg, ossia deserti di sabbia, in questo caso l'Erg Chegaga e l'Erg Lihoudi.
L'obiettivo di Stefano e Giulia è stato credere che tutto può essere compiuto grazie alla forza della volontà e dell'amicizia e, forse, incrociare lungo il percorso una via per raggiungere la felicità e la serenità.
La Concessionaria BMW Nanni Nember, partner del progetto “Proviamo Insieme”, vi aspetta VENERDI’ 7 Febbraio dalle h. 19,00 per scoprire la Nuova BMW X6 e condividere l’emozione di questa straordinaria avventura.